Sono un imprenditore che ha scelto di non avere paura. Sono nato da genitori artigiani, da cui ho assorbito l’attitudine al mestiere e a voler rifinire il prodotto fino alla sua riuscita. Perché nella mia filosofia imprenditoriale non c’è spazio per l’indecisione: da sempre per me ogni ostacolo rappresenta un evento in cerca di soluzione. La mia è la storia di un ragazzo assetato di conoscenza che ha sempre avuto un’attitudine a cui non sapeva dare un nome, ma che intuiva come una potente scintilla: un modo di fare impresa che doveva attraversare strade e sentieri, saperi, esperienza sul campo, ostacoli, analisi, soluzioni. Non mi sono mai concentrato sulla perdita. Mi sono concentrato su quanto potesse succedere un istante dopo. E oggi è ancora così. Ho scritto questo libro perché credo nel passaggio di testimone tra generazioni, nel benessere imprenditoriale, nella responsabilità sociale d’impresa, nello scambio di conoscenze in una catena di trasmissione di valori e competenze. L’ho scritto soprattutto per contribuire a motivare ogni ragazzo che in questo momento sogna di diventare imprenditore, proprio come ho desiderato io: voglio stimolarlo ad avere coraggio, ad allenarsi giorno dopo giorno nell’indispensabile arte di imparare a perdere quello che non è più necessario. Avendo appunto il coraggio di andare oltre.