“Una domenica, mamma…” prende il titolo da una sorta di promessa che un figlio fa alla madre. Ed è anche il titolo del racconto vincitore del Premio Letterario dedicato a Giovannino Guareschi che dà inizio a questo romanzo. Un romanzo di narrativa popolare, a sfondo storico , ambientato nel ventennio fascista e nella prima fase della Resistenza, nel nord Italia, tra Emilia e Lombardia. Con un linguaggio ricercatamente semplice, racconta l’Italia degli ideali forti. Si sorride e ci si commuove. Ci si affeziona ai personaggi. È la storia di Emma : una donna bella, coraggiosa, “schietta come il freddo del mattino” . Di origini povere e contadine, sposa un uomo ricco (monarchico e moderatamente filofascista) che ama. È felice, con una bella famiglia, un figlio che adora. D’improvviso, la seconda guerra mondiale . Tutto crolla. Un dolore totale che toglie il respiro. Ma poi Emma incontra una bambina ebrea. E la Resistenza partigiana (grazie a don Franco, il parroco amico di sempre). Entra a far parte di una stramba, buffa e piccola brigata composta da ragazzini. E così la storia diventa corale. Emma si rialza. Nello stesso momento in cui il Paese alza la testa contro il nazifascismo. La rinascita , di una donna e di un popolo. È una storia d’amore? Sì. L’amore più grande, smisurato. Quello di una madre. Dopo “Il pane sotto la neve”, benvenuti nel secondo romanzo della Saga della Serenella . Per adulti e ragazzi. N.B. Ogni romanzo della saga è pensato per poter essere autonomo e completo anche individualmente. Vanessa Navicelli Nasce in un piccolo paese sulle colline piacentine, ma da anni vive a Pavia. Nel 2012 con il suo romanzo “Il pane sotto la neve” è stata finalista della prima edizione del Premio Letterario "La Giara", indetto dalla RAI . Scelta come vincitrice per l'Emilia Romagna. Ha vinto la sezione “Scritture per Ragazzi” dello Scriba Festival, organizzato da Carlo Lucarelli, e vari premi con la Scuola Holden di Alessandro Baricco. Il “Premio Cesare Pavese” per la poesia. E il “Premio Giovannino Guareschi” con il racconto “Una domenica, mamma…” che dà il titolo a questo nuovo romanzo. Scrive romanzi per adulti e ragazzi; e storie per bambini. Quando scrive, cerca di tenere presente quattro cose: la semplicità, l’empatia, l’umorismo, la voglia vera di raccontare una storia. Crede nella gentilezza. E nell’umorismo. (Forse è umoristico credere nella gentilezza…) Frank Capra diceva: “Con humour e affetto si favoriscono, a mio avviso, i buoni istinti. Sono un tonico per il mondo intero.” Lo sottoscrive. È convinta che dal bene nasce il bene. E le piace raccontarlo. Ha pubblicato due libri per bambini. Nel 2014 “Un sottomarino in paese” (ebook e cartaceo, italiano e inglese), fiaba illustrata sul tema della pace. Nel 2016 “Mina e il Guardalacrime” (solo cartaceo), fiaba illustrata sul tema delle emozioni. Nel 2017 ha inaugurato la Saga della Serenella pubblicando il primo romanzo, “Il pane sotto la neve” (bestseller Amazon in Italia) . È cresciuta con persone che, pur cercando di scherzarci su, nella loro giovinezza hanno sperimentato cosa fosse la povertà vera. È cresciuta in un minuscolo paesino emiliano dove ancora oggi ben pochi anziani sanno cos’è il lillà, ma tutti sanno cos’è la serenella. E lei lo trova stupendo. [ “Serenella” è il nome colloquiale con cui, soprattutto nelle zone di campagna del nord Italia, veniva e viene chiamato il lillà.]